HOOPS MEMORIES - Nats per vincere


https://www.amazon.it/Hoops-Memories-Momenti-basket-americano-ebook/dp/B01JAC2GTQ

di CHRISTIAN GIORDANO ©
Rainbow Sports Books ©

Le nuove regole introdotte nel 1954 velocizzarono di molto il gioco, avvantaggiando le squadre più adatte ad uno stile di gioco più votato al contropiede. Della categoria non facevano sicuramente parte i campioni NBA in carica dei Minneapolis Lakers, una formazione che pure aveva vinto sei degli ultimi sette campionati. I Lakers sviluppavano una manovra di attacco assai lenta, ben organizzata ma disegnata soprattutto per “lavorare” la palla dentro l’area per il centro George Mikan, a prescindere da quanto ci voleva per fargliela arrivare. Ma con le nuove regole i Lakers avrebbero dovuto correre esattamente come il resto delle squadre, e così Mikan decise di ritirarsi in anticipo, appena trentenne, per iscriversi a legge.

Senza il miglior giocatore della Lega i Lakers scivolarono al secondo posto a Ovest, alle spalle dei Fort Wayne Pistons e a laurearsi campioni furono i Syracuse Nationals, la squadra che Minneapolis aveva battuto nelle finali dell’anno prima, l’ultima stagione di Mikan.

Le nuove regole entrarono in vigore a partire dalla stagione 1954-55, e Syracuse ne approfittò subito. I Nationals, da forti che erano, diventarono fortissimi. L’ala Dolph Schayes, il più mobile fra i big men della Lega, era un grande passatore che in più sapeva anche portare palla da un’estremità all’altra del campo. E nel draft del 1954 era arrivato l’ultimo tassello, il centro Johnny Kerr, che avrebbe aiutato Schayes a controllare le plance per poi far partire il contropiede.

I Nats chiusero la regular season sul 43-29, per andare a vincere ad Est distanziando di cinque vittorie i New York Knicks. Fecero fuori i Celtics nella finale della Eastern Conference per poi vedersela con Fort Wayne in una drammatica serie finale.

I Pistons conducevano per tre vittorie a due ma le ultime due partite erano a Syracuse dove i Nationals, sfruttando il fattore campo, vinsero Gara Sei per giocarsi tutto in casa propria nella settima, decisiva partita.

Fu una delle più grandi sfide nella storia della NBA. Syracuse recuperò un baratro di diciassette punti nel primo tempo. A un minuto dal termine, sul 91-pari, la guardia di Syracuse George King diventò l’eroe della serata: prima insaccò un tiro libero a dodici secondi dalla fine, poi rubò l’ultimo pallone, quello che significava il vantaggio definitivo.

I Syracuse Nats, che nel 1963 si trasferiranno a Philadelphia cambiando anche il nome in 76ers, erano diventati i primi campioni dell’era moderna della NBA, ma a quel primo titolo non ne sarebbero seguiti altri.

Il destino di Fort Wayne fu anche più buio. Dopo aver perso in finale anche l’anno successivo, nel 1957 i Pistons traslocarono a Detroit dove, trentadue anni dopo, tornarono finalmente a vincere un campionato NBA. Ma anche quella era già un’altra epoca.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?

I 100 cattivi del calcio