HOOPS MEMORIES - Alcindor a UCLA: stiamo freshmen!


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di CHRISTIAN GIORDANO ©
Rainbow Sports Books ©

A UCLA Lew Alcindor (oggi Kareem Abdul-Jabbar) è ricordato prima di tutto per aver condotto i Bruins a tre campionati nazionali. Ma che dire della sera in cui proprio lui mise a repentaglio la possibilità di continuare la striscia di titoli NCAA?

Il dominio di UCLA nel college basketball era cominciato prima dell’arrivo di Alcindor a Los Angeles nel 1965. Per anni coach John Wooden aveva cercato di mettere assieme una squadra capace di giocare una zone-press a tutto campo e finalmente, nel 1964, era riuscito a trovare non solo gli elementi adatti ma anche il giusto amalgama. Guidati dalle guardie titolari Gail Goodrich e Walt Hazzard e dalla riserva tuttofare Kenny Washington, i Bruins inanellarono un’intera stagione senza sconfitte. In finale superarono Duke 98-83, stabilendo anche il nuovo record di segnature nella gara che valeva il titolo.

UCLA fu solo la terza squadra di sempre ad arrivare fino in fondo con un record immacolato, ma il bello è che ci riuscì senza un solo giocatore oltre l’1.94. L’anno successivo, senza il laureato Hazzard, la striscia di successi dei Bruins si interruppe subito: nella prima partita Illinois li distrusse 110-83. Ma quella sarebbe stata una delle loro due sconfitte stagionali. Goodrich acquistò sempre più peso in attacco, e in finale, contro Michigan, segnò 42 punti nella vittoria per 91-80 sui Wolverines di Cazzie Russell.

L’anno seguente, Goodrich se n’era andato, rimpiazzato dall’ex stella delle high school dell’Indiana Mike Warren. Il resto dei titolari era rimasto pressoché intatto, e tutto faceva pensare che i Bruins avessero grosse chance di battere il record di tre titoli NCAA consecutivi. Ma prima ancora che la stagione 1965-66 incominciasse, i gialloblù incassarono un brutto colpo dal quale non si ripresero più.

Come inaugurazione ufficiale del Pauley Pavilion, c’era in programma una serata annunciata come “Salute to John Wooden Night” e comprendente un’amichevole di precampionato. Gli spalti erano gremiti, e una vasta platea televisiva si sarebbe sicuramente sintonizzata per guardare i due volte campioni nazionali opposti al miglior gruppo di freshmen mai reclutato da UCLA. Allenate da coach Gary Cunningham le matricole partivano infatti con un quintetto eccellente: Lucius Allen, che veniva dal Kansas, il texano Kent Taylor, i californiani Kenny Heitz e Lynn Shackleford e naturalmente il newyorchese Lew Alcindor.

Quella serata forse sarebbe stato meglio intitolarla “Salute to Lew Alcindor Night”, visto che il freshman di 2.12 controllò totalmente la gara, dal primo all’ultimo minuto. Le matricole umiliarono la varsity 75-60, e la vittoria sarebbe stata più larga se a gara inoltrata non gli avessero cancellato l’intera panchina.

Quasi per non correre il rischio di alienarsi subito le simpatie della futura star, Wooden aveva deciso di non ricorrere a particolari strategie difensive contro Alcindor. Per l’ex gioiello della Power Memorial HS si trattava di un’occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata. Lew segnò 31 punti, tirò giù 21 rimbalzi, stoppò parecchie conclusioni e come se non bastasse spezzò sistematicamente la zone-press ricorrendo a lunghissimi passaggi da una parte all’altra del campo.

Alcindor e compagni elargirono alla varsity un’autentica mazzata psicologica. I campioni nazionali in carica chiusero l’annata con un deludente 18-8, finendo secondi nella conference. E mentre Texas Western andava a vincere il titolo NCAA, ai tifosi dei Bruins non restava che gongolare per quello squadrone di freshmen ancora imbattuti, 21-0 il lusinghiero bilancio, con un Alcindor sempre più sugli scudi a 33 punti e 21 rimbalzi di media.

Ma la vittoria delle matricole terribili non compresa in quel record era stata proprio quella che aveva minato psicologicamente le certezze di grande squadra di UCLA e, di fatto, distrutto le sue chance di continuare la serie di titoli NCAA. Ovviamente, con Alcindor in prima squadra, si apriva una nuova era. Un ciclo senza precedenti nella storia del college basketball.

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